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Rinoplastica misurazioni

Valutazioni pre operatorie

Pianificare un intervento di rinoplastica, non significa semplicemente programmare la rimozione del gibbo dorsale (la classica gobba), piuttosto che prepararsi a ridurre il volume e modificare la proiezione della punta. Il naso è una struttura monolitica, ma composta di tutti quegli elementi che abbiamo citato, e di altri ancora. Tutti i pezzi di questo “puzzle” devono risultare perfettamente combinati perché la “figura” risulti armonica. I pazienti possono ingenuamente pensare che il nucleo dell’intervento, la sua vera ragione d’essere, sia costituita dalla eliminazione di quel dettaglio che essi notano fuori proporzione rispetto al complesso della piramide, gobba o punta che sia. E’ esperienza dei chirurghi che situazioni di questo genere siano molto rare. Nella rinoplastica “classica” tutti gli elementi che compongono l’anatomia della piramide nasale vanno armonizzati l’uno con l’altro. Questo in parole povere significa che intervenendo su di un particolare, tutti gli altri dettagli andranno, in misura maggiore o minore, rivisitati. Le simulazioni al computer del possibile risultato della rinoplastica, ora tanto di moda, hanno questo significato. Non tanto fornire una sorta di “garanzia contrattuale” ai pazienti, indicando che “quella immagine simulata” sia esattamente ciò che vedranno nella realtà, ma renderli edotti del fatto che chirurgo e paziente hanno la medesima “visione estetica” e che quindi il profilo, l’immagine che risulta dalla simulazione, costituisca una realistica base di ciò che si tradurrà nel risultato finale.

Documentazione fotografica e pianificazione dell’intervento

Prima di ogni intervento di rinoplastica vengono eseguite le fotografie preoperatorie in differenti pose. Ovviamente, rispettando tali pose e le proporzioni delle immagini, questo procedimento verrà ripetuto successivamente all’intervento, nel cosiddetto “follow-up” che altro non significa che il consueto monitoraggio dell’andamento di un intervento nel tempo, fino a che (solitamente dodici mesi) non si possa ragionevolmente ritenere che il processo di guarigione e la “restitutio ad integrum” dei tessuti sia terminata e che quindi il risultato si possa considerare definitivo. A questo proposito dobbiamo chiarire un punto che può nei pazienti ingenerare confusione. Quando parliamo di un risultato finale che per qualunque intervento deve essere valutato come tale dopo otto/dodici mesi, intendiamo che fino a quella data (esprimiamo sempre valori nella media) un minimo margine di ulteriore modificazione è possibile. Chiaramente si tratterà di dettagli, dei quali però il paziente potrà percepire la differenza. Ovviamente, trascorsi sei mesi il “grosso” dell’esito finale può dirsi raggiunto. I successivi scostamenti, l’ulteriore evoluzione, sarà di dettaglio. I pazienti devono quindi stare tranquilli. Trascorso un ragionevole arco di tempo, variabile da intervento a intervento, che per la rinoplastica possiamo mediamente quantificare in tre/quattro settimane, i pazienti possono riprendere a pieno titolo una vita normale. I successivi minimi “aggiustamenti” saranno di dettaglio e non influiranno sulla vita quotidiana.